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Facciamo chiarezza su Giuseppe Giacobazzi

07-10-2011

A seguito degli articoli apparsi fin dall'odierno pomeriggio inerenti l’incresciosa vicenda che ha visto protagonista Giuseppe Giacobazzi, vicenda attualmente al vaglio della competente autorità giudiziaria, diventa doverosa una replica.
Non solo non è stato mantenuto quel riserbo che ci si augurava e che una vicenda così delicata meriterebbe, ma quel diritto di cronaca, sulla cui importanza nessuno pone dubbio, ed in ossequio al quale è uscita questa notizia,  si è certamente trasformato, per alcuna stampa, in una licenza di mentire.

E’ categoricamente falso che Andrea Sasdelli sia mai stato trovato in possesso di sostanza stupefacente e non è questa la circostanza in cui si sostanzia l’accusa.
Tutta questa storia è nata da un equivoco generato dalla scorretta interpretazione di una frase pronunciata nel corso di una conversazione telefonica intrattenuta con un amico; amico finito sotto inchiesta per reati attinenti il commercio di sostanze stupefacenti e perciò intercettato.
L’infondatezza dell’accusa mossa ad Andrea Sasdelli risulta tanto più evidente dalla lettura di una imputazione assolutamente indeterminata (circostanza riconosciuta dagli stessi inquirenti) e priva di qualsivoglia riscontro.

Sono proprio queste circostanze che hanno indotto il Sig. Sasdelli a non patteggiare, ma a combattere per il tramite dei propri legali per la propria innocenza, cercando di dimostrare, al di là di ogni ragionevole dubbio la propria innocenza e la completa insussistenza del fatto contestatogli.
Infine una nota di rammarico e di profonda amarezza per l’atteggiamento mostrato da un’accusa alla quale si è sempre riservata la più completa disponibilità per chiarire ogni tratto della vicenda, alla quale Sasdelli ha sempre protestato la propria innocenza.